Laboratori museali | Firenze dei bambini

TheFabLab progetta laboratori museali per coinvolgere il pubblico con un approccio informale e hands-on in occasioni di mostre ed esposizioni.

Nel 2019, in occasione del festival Firenze dei bambini, TheFabLab ha collaborato con Leonardo Company per la progettazione di alcuni laboratori interattivi per scoprire il personaggio di Leonardo da Vinci nel contesto della mostra a lui dedicata per i 500 anni dalla scomparsa.

Il contributo di TheFabLab a questo evento ha compreso, oltre alla presenza in sede e alla moderazione dei laboratori, l’allestimento dei kit didattici, elettronici e fisici, necessari allo svolgimento delle attività e la cura del materiale di apprendimento di supporto.

Obiettivo di Leonardo Company era raccontare attraverso la narrazione del lavoro dell’artista toscano, tre importanti settori industriali in cui l’azienda opera: ottica, volo e ingegneria meccanica.

Uno degli aspetti più interessanti è stata proprio la collaborazione tra l’azienda e TheFabLab per il coinvolgimento dei professionisti di Leonardo Company che si sono cimentati per un giorno come educatori all’interno dei laboratori co-progettati. The Fablab, prima dell’evento, ha trasmesso la propria expertise nel campo dell’educazione informale mettendo i dipendenti di Leonardo Company nelle condizioni ideali per poter raccontare il proprio lavoro con un linguaggio adeguato e coerente con il contesto e per un pubblico di bambini.

Con la tecnologia della stampa 3D e dell’incisione laser, sono stati realizzati artefatti ad hoc utili all’allestimento e agli scopi educativi dell’attività.

I partecipanti alle attività hanno messo alla prova le proprie competenze ingegneristiche e le competenze artistiche, esplorando il lavoro leonardesco con le sue grandi opere a portata di mano.

Hebocon

Ricordate quel programma televisivo in cui micidiali robot combattenti si contendevano il titolo di robot più distruttivo del mondo?

Un Hebocon è più o meno la stessa cosa, ma i robot che vi partecipano sono meno micidiali, meno distruttivi e decisamente meno tecnologici. Spesso sono realizzati con materiali di recupero e vecchi giocattoli assemblati in modo creativo con nastro adesivo, spago e colla a caldo. A dirla tutta sono robot “heboi”, robot che fanno – letteralmente – schifo. Le sfide tra queste tipologie di robot sono però persino più avvincenti di quelle della televisione, e con regole molto semplici: il primo robot che perde l’equilibrio o che esce dall’arena è sconfitto.

Il successo di questo tipo di evento risiede principalmente in due aspetti fondamentali: da una parte la natura fallace e assolutamente non tecnologica dei robot aiuta ad abbattere il timore di cimentarsi con una disciplina complessa e sofisticata; dall’altra l’approccio proposto per la costruzione dei robot rappresenta anche un ottimo modello formativo che ricalca per molti aspetti quello del Tinkering, un metodo di sperimentare la scienza e la tecnologia attraverso della attività che valorizzino e stimolino la creatività, la capacità di problem-solving e di indagine di ciascun individuo, sviluppato dall’Exploratorium di San Francisco e che rappresenta oggi la frontiera dell’apprendimento informale.

Abbiamo portato questo format per la prima volta in Italia durante il Wired Next Fest 2018 e lo abbiamo proposto alle aziende sia per i propri eventi interni. Recentemente, in collaborazione con The European House, abbiamo coinvolto 600 nuovi talenti di Leonardo Company nella suggestiva sede della Scuola militare aeronautica “Giulio Douhet” di Firenze. È stato uno dei più grandi Hebocon mai realizzati!